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Cambiano le prospettive del fotovoltaico: non solo fonte di investimento finanziario ma fonte di risparmio grazie all’accumulo

15 ottobre 2014
Valerio Natalizia Valerio Natalizia

14/10/2014

 

Valerio Natalizia, Amministratore Delegato SMA Italia, in occasione della tappa milanese del tour Sunny Days 2014, le giornate di formazione e orientamento itineranti rivolte a installatori e progettisti del fotovoltaico che ovunque registrano il “tutto esaurito”. 

Con lui abbiamo parlato del  Sunny Boy Smart Energy, nuova soluzione che unisce un inverter fotovoltaico a batteria agli ioni di litio, ma anche del futuro del settore, delle novità tecniche e legislative e delle prospettive offerte dal mercato dell’accumulo.

 

A livello mondiale il fotovoltaico cresce ma diminuisce in Europa. Secondo lei c’è ancora convenienza a investire sul fotovoltaico in Italia?
"Certamente si. Sono cambiate le condizioni, questo è palese, ma oggi possiamo dire con certezza che è ancora conveniente investire nel fotovoltaico. Questo vale sia per gli impianti residenziali che per quelli di tipo industriale. Non c’è un incentivo diretto, ma lavorando in regime di autoconsumo si raggiungono livelli di risparmio molto interessanti". 

Cosa è necessario fare per garantire la diffusione dei sistemi di accumulo?
"Sicuramente come prima cosa serve maggiore chiarezza dal punto di vista normativo. Oggi è possibile installare e connettere alla rete solo alcuni sistemi con accumulo, come ad esempio il nuovo Sunny Boy Smart Energy di SMA, una soluzione unica che integra un inverter fotovoltaico tradizionale e una batteria. Mi auguro che molto presto, con l’uscita della delibera dell’AEEG, sarà possibile avere un quadro più chiaro ed utilizzare anche sistemi più complessi. Inoltre, spero che la delibera si ponga proprio l’obiettivo di diffondere e incrementare la diffusione di tali sistemi. Infine, lo sviluppo tecnologico e la diffusione su larga scala di questa tipologia di sistemi consentirà nel medio periodo di diminuire i costi delle batterie, facilitando ulteriormente la diffusione". 
 
Perché scegliere un sistema con l’accumulo? 
"Il motivo è molto semplice: aumentare la quota di autoconsumo durante il giorno e consumare parte dell’energia fotovoltaica in maniera differita, quindi durante le ore serali. La conseguenza diretta di tutto ciò è l’abbassamento della quota di energia prelevata dalla rete e quindi una diminuzione dei costi della bolletta elettrica".

Il Sunny Boy Smart Energy è sistema di accumulo integrato che permette, a seconda della situazione che si vive, di ottimizzare la batteria, l’autoconsumo o la cessione dell’energia, ha quindi dei punti di forza evidenti. Quanto incide sui costi rispetto ai classici impianti fotovoltaici?
"Più che di costi, io parlerei di benefici. Infatti, sebbene la tecnologia sia piuttosto complessa, e quindi i costi maggiori rispetto a un inverter tradizionale, questo aumento è notevolmente inferiore ai benefici che la soluzione porta in termini di risparmio sui costi della bolletta elettrica". 

In quanto tempo si recupera l’investimento? 
"Dipende dal tipo di soluzione scelta e dal livello di integrazione con altre tecnologie, come ad esempio le pompe di calore. Per un impianto residenziale tipo, possiamo stimare che i tempi di rientro siano sicuramente inferiori ai 10 anni".
 
Sono necessarie spese di manutenzione per il Sunny Boy Smart Energy?
"Il Sunny Boy Smart Energy, nonostante la tecnologia altamente innovativa che lo caratterizza, si configura per SMA con un inverter della famiglia Sunny Boy. Questo vuol dire che è un inverter altamente efficiente, sicuro e affidabile: le spese di manutenzione sono praticamente nulle".

Con quali elementi si integra?
"Sunny Boy Smart Energy è pensato per far parte della casa del futuro, quella che in SMA chiamiamo comunemente Smart Home. Uno dei componenti principali con i quali l’inverter dialoga è il Sunny Home Manager, il sistema intelligente di SMA per la gestione energetica intelligente e il controllo dei consumi all’interno dell’edificio".

Il nuovo messaggio del Sunny Boy Smart Energy è che le utenze che consumano energia elettrica vadano usate quando c’è il sole, è uno stravolgimento delle abitudini. Secondo lei gli utenti lo capiranno? 
"Gli utenti sono molto più smart di quello che si possa immaginare ed il successo del Sunny Boy Smart Energy lo conferma. In realtà, la soluzione che noi presentiamo consente di impostare il sistema in maniera tale che faccia tutto in modo automatico. Quindi si devono cambiare alcune abitudini, ma la soluzione SMA rende agevole questo cambiamento". 
 
Il Sunny Boy utilizza una batteria agli ioni di litio, quanto è efficiente? Che differenza c’è con le batterie al piombo o al nichel? 
"La soluzione agli ioni di litio è la soluzione che permette di massimizzare l’efficienza del nostro sistema. Quindi con 2 kWh di capacità riusciamo in maniera dinamica a soddisfare la richiesta anche per sistemi di potenza più elevata. Inoltre, è una tecnologia testata ed utilizzata anche in altri dispositivi come i telefoni cellulari. La durata stimata è di almeno 10 anni".

Avete già fatto delle installazioni in Italia con il Sunny Boy Smart Energy? Se sì che tipo di installazioni?
"Abbiamo fatto già molte installazioni con il Sunny Boy Smart Energy con potenze che vanno da circa 4 kW fino ai 6kW. Sono tutti impianti di nuova installazione che hanno come caratteristica distintiva quella di privilegiare l’autoconsumo".
 
Il costo di produzione di energia fotovoltaica continua a scendere e prima o poi ci sarà convenienza a utilizzare l’energia fotovoltaica e non a prelevare l’energia dalla rete. Secondo lei quanto siamo vicini? 
"In realtà abbiamo già raggiunto questa convenienza. Specialmente in Italia dove i valori medi di irraggiamento solare sono molto elevati e nei casi in cui la quota di autoconsumo raggiunge valori importanti questa convenienza è estremamente evidente". 
    
Infine le chiedo una battuta sullo spalma-incentivi
"Un decreto che, se possibile, ha aggiunto ancora più incertezza e confusione al nostro settore. Purtroppo un intervento retroattivo è sempre negativo e allontana gli investitori nazionali ed internazionali. Credo ci saranno una valanga di ricorsi ed è probabile che tale decreto venga dichiarato incostituzionale". 

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